Il restauro della Vittoria Alata di Brescia
Su richiesta del Comune di Brescia e di Fondazione Brescia Musei, nell’estate del 2018 è stato avviato, presso l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, il restauro della Vittoria Alata di Brescia, pregevole esempio della bronzistica romana del I sec. d.C.
La statua, scoperta nel 1826 presso il Capitolium dell’antica Brixia, è divenuta nel tempo il simbolo storico della città e la sua immagine è nota a livello internazionale anche grazie alle numerose copie che dall’Ottocento sono state esposte in numerosi musei ed accademie d’Europa e degli Stati Uniti. La maestosità dell’opera ammaliò Napoleone III che ne richiese una copia per celebrare nel 1859 la vittoria conseguita nella vicina Solferino contro l’esercito austriaco. La bellezza della statua fu decantata, tra i tanti, da Gabriele D’Annunzio e Giosuè Carducci.
E’ possibile fornire alcune anticipazioni dell’intervento di restauro in fase avanzata di esecuzione. Si tratta di un progetto complesso che affianca alle azioni volte alla conservazione dell’opera, ricerche ed indagini finalizzate ad approfondire la conoscenza dell’opera sotto molteplici aspetti: tecnologico, conservativo, storico-artistico, culturale.
Per la realizzazione di tutte le attività programmate è stato necessario coinvolgere, nelle sue varie fasi, più di trenta specialisti in vari settori: archeologi, restauratori, ingegneri, esperti scientifici.
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La decisione di programmare il restauro in corso, successivo ai precedenti interventi subiti dalla Vittoria Alata negli anni Trenta dell’Ottocento e alla fine degli anni Quaranta del Novecento a cura dell’Istituto Centrale del Restauro di Roma, è giunta dopo un confronto con gli specialisti dei Musei di Brescia che da tempo stavano studiando e monitorando la Vittoria Alata, ed è maturata a seguito di una fase preliminare di indagini avviate nel 2017 dalle quali è emersa la necessità di sottoporre la statua ad un nuovo intervento per i rischi di instabilità strutturale e meccanica rilevati e per problemi relativi alla conservazione del bronzo.
È frequente che gli interventi conservativi debbano provvedere, come in questo caso, a rimuovere materiali e dispositivi inseriti intenzionalmente nel passato e ritenuti validi all’epoca, ma che oggi presentano potenziali elementi di rischio anche a causa del deterioramento dei materiali stessi.
Nel caso della Vittoria Alata, si è ritenuto di dover rimuovere il riempimento interno alla statua, originariamente cava, che era stato inserito circa 180 anni fa con il primo restauro dell’opera, per conferire stabilità e per mantenere fermo un dispositivo metallico a cui erano agganciate le braccia e le ali della figura. Le componenti organiche del riempimento ottocentesco rischiavano infatti di causare alterazioni pericolose ed il sostegno in ferro stava provocando una lenta sofferenza strutturale.
L’operazione di rimozione controllata del riempimento, ora conclusa, ha richiesto più di sei mesi ed è stata condotta seguendo, per quanto possibile, i principi dello scavo stratigrafico archeologico, registrando ed analizzando i materiali del riempimento, la cui estrazione ha richiesto l’utilizzo di attrezzature ed utensili specifici, in qualche caso presi in prestito da discipline ed ambiti diversi dal restauro, appositamente individuati per consentire di rimuovere il materiale senza danneggiare il bronzo antico e muovendosi in spazi ristretti, irregolari e poco illuminati.
Nel complesso sono stati rimossi quasi 100 kg di materiale di varia natura: frammenti di legno, stoppa, carta, fibre vegetali, frammenti di terracotta inglobati in un composto di resina a base di colofonia, distribuiti con concentrazioni differenti nelle varie parti della cavità interna.
Al termine di queste operazioni è stato finalmente possibile sfilare, quindi conoscere in dettaglio, l’ingegnoso dispositivo metallico ideato nell’Ottocento per fissare la statua al piedistallo e contestualmente per assicurare gli arti superiori e le ali in maniera da poter essere rimossi all’occorrenza.
Attualmente gli specialisti incaricati dell’Università degli Studi La Sapienza di Roma stanno perfezionando il progetto del nuovo sistema di supporto interno, anche alla luce dei dati acquisiti in progress durante il restauro, con la possibilità di esaminare la cavità interna ormai svuotata e con le ulteriori informazioni che è stato possibile acquisire dalle indagini radiografiche e dallo studio tecnologico.
È in fase di ultimazione anche l’attività di pulitura delle superfici esterne, che ha consentito di rimuovere dalla Vittoria Alata le varie sostanze accumulate nel tempo sulla superficie del bronzo, quali residui di materiali utilizzati nel corso degli interventi di restauro precedenti, prodotti incoerenti dell’alterazione del bronzo, nonché residui terrosi e materiale organico carbonizzato, con tutta probabilità dovuti al primo interramento della statua, che fu rinvenuta in uno strato di terriccio misto a carbone.
Questo delicatissimo lavoro, reso possibile dall’elevata competenza dei restauratori, ha permesso una migliore lettura dell’opera facendo riemergere la morbidezza del panneggio sapientemente modellato e alcuni accurati dettagli della testa, come i particolari delle sopracciglia, la finezza del diadema e l’elegante acconciatura dei capelli. Sulle braccia e sulle mani è stato possibile recuperare tracce di doratura ulteriori rispetto a quelle che erano già conosciute.
I lavori, attualmente rallentati per l’emergenza sanitaria in corso, dovrebbero concludersi nel prossimo autunno quando è previsto il rientro a Brescia, dove la Vittoria Alata sarà esposta non più nel Museo di Santa Giulia da dove è partita, ma presso il luogo in cui fu rinvenuta, nella cella occidentale del Capitolium. Fondazione Brescia Musei e Comune di Brescia hanno coinvolto per il nuovo progetto di allestimento l’architetto spagnolo Juan Navarro Baldeweg e hanno predisposto numerose iniziative di valorizzazione per il ritorno di questo straordinario bronzo antico.
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- La Vittoria Alata del Museo di Santa Giulia a Brescia
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- Vittoria Alata, il team di restauratori al lavoro
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- Vittoria Alata, pulitura delle superfici esterne
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- Vittoria Alata, estrazione del riempimento
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- Vittoria Alata, estrazione del riempimento
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- Vittoria Alata, pulitura delle superfici esterne
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- Vittoria Alata, pulitura delle superfici esterne