Andrea Pisano, Porta Sud, 1329-1336. Firenze, Battistero di San Giovanni
Con la fine del restauro di questo bronzo di Andrea Pisano si conclude il ciclo dei restauri delle porte monumentali del battistero di cui si è occupato l’Opificio.
La Porta, realizzata fra il 1329 e il 1336, era collocata sul lato sud del Battistero fiorentino. Leonardo D’Avanzo con i suoi collaboratori realizzò l’intelaiatura dei due battenti, Andrea Pisano eseguì le formelle che narrano Episodi della vita di San Giovanni Battista.
Nella parte alta della porta leggiamo la firma dell’artista “ANDREAS UGOLINI NINI DE PISIS ME FECIT A.D.M.CCC.XXX “.
Le formelle sono in tutto ventotto, intervallate da cornici (fregi) con rosette a quattro petali che si alternano a chiodi con testa a diamante (piramidale) in ogni fregio ci sono nove elementi, quattro fiorellini e cinque chiodature piramidali. I fregi sono in tutto settantaquattro fra questi i quattro nella parte alta riportano la firma dell’artista. Poste agli angoli troviamo teste leonine che sono in tutto quarantotto.
Tali elementi decorativi sono dorati, non si rilevano e non sono documentate tracce di doratura nelle parti lisce delle intelaiature dei due battenti sia nel fronte che nel retro.
Gli episodi della vita del Santo sono narrati nelle prime venti formelle, dieci in ogni battente, la cui lettura si svolge dall’alto, da sinistra a destra nel battente di sinistra; prosegue con lo stesso criterio nel battente destro. Ogni scena è rappresentata all’interno di un polilobo gotico contenuto in un riquadro il cui perimetro interno è decorato con doppia corniciatura sguinciata e arricchita da dentellature.
La Porta era coperta spessi strati di prodotti di deposito che unitamente alle alterazioni della lega metallica offuscavano l’intera superficie, nascondendo le dorature presenti sul modellato delle formelle e dei profili o i particolari decorativi.
I prodotti di deposito erano particolarmente concentrati sui piani orizzontali aggettanti e in tutte le dentellature che decorano i riquadri al cui interno troviamo le corniciature polilobate che accolgono le formelle con gli episodi della vita di San Giovanni Battista.
Le alterazioni di colore verde, tipiche dei prodotti di corrosione del rame erano distribuite su tutta la superficie risultando più evidenti in molti dei fondi delle formelle, in particolare sui piani delle formelle nella parte alta dei due battenti.
Le formelle delle parti inferiori sono consunte in molti degli aggetti poiché erano alla portata dei visitatori e il contatto delle mani ha privato il metallo della doratura e della patina di ossidazione evidenziandone piuttosto la struttura interna. Affiora per questo in molte zone una lega di tono giallo che, pur essendo di una tonalità più fredda dell’oro, si alterna cromaticamente ai residui di doratura quasi confondendo la percezione di quest’ultima.
Nel 1966 questa porta fu particolarmente danneggiata, infatti l’anta destra, si ruppe percorrendo le linee di una cricca di fusione, si frantumarono in più parti i listelli della battuta centrale, caddero diverse formelle e per questo motivo purtroppo venne perduta una delle teste di leone trascinata via dalla corrente. A oggi è possibile notare nel battente destro in corrispondenza delle formelle che raffigurano la Carità e l’Umiltà la crepa che attraversa il fondo (completamente visibile dalla parte interna). Sappiamo dai documenti che in questa zona venne proposta e poi effettuata una importante riparazione con la supervisione di Bruno Bearzi autore inoltre delle altre attività per il ripristino del manufatto come noi oggi lo vediamo.
L’intervento di restauro durato circa tre anni ha visto coinvolti un’equipe di restauratori e studiosi e altre professionalità.
Inizio intervento febbraio 2016
Fine restauro novembre 2019
Direzione storico-artistica del restauro
Maria Donata Mazzoni, Laura Speranza
Restauratori
Stefania Agnoletti e Annalena Brini (OPD)
Maria Baruffetti, Giulia Basilissi, Stefano Casu, Elena Della Schiava, Sveta Gennai, Saskia Giulietti, Antonio Mignemi, Ludovica Nicolai, Merj Nesi, Elisa Pucci, Nicola Salvioli, Chiara Valcepina
Collaboratori alla redazione del progetto
Stefania Agnoletti, Annalena Brini, Andrea Montanari
Indagini scientifiche
Andrea Cagnini, Monica Galeotti, Simone Porcinai, Isetta Tosini, Alessandra Santagostino Barbone (OPD) e Marco Ferretti (CNR)
Ricerche di archivio
Veronica Vestri
Ricerche fotografiche
Ginevra Facchinetti
Studio tecnologico
Alessandro Pacini
Documentazione fotografica
Marco Brancatelli, Giuseppe Zicarelli, Antonio Quattrone
Indagini UV: Brancatelli Marco
Riprese termografiche: Società MIMARC
Indagini Fotografiche: Ottaviano Caruso
Indagini radiografiche rilievi bronzei: Thierry Radelet
Restituzione geometrica del rilievo delle ante, e delle mappature dei difetti di fusione
Ditta Lorenzo Sanna
Movimentazioni impianto di rotazione della porta e modificazioni
Ditta Cloema
Movimentazione porta
Ditta Arteria
Assistenza Ing. Paolini e tecnici dell’Opera del Duomo
Finanziamento del restauro a carico dell’Opera di Santa Maria del Fiore
Direzione Opa e Restauro
Beatrice Agostini